Le palpebre cadenti sono una condizione che porta una delle due palpebre mobili, o entrambe, a ricadere sulle palpebre fisse, coprendole. Quando questa problematica riguarda entrambi gli occhi si parla di ptosi palpebrale bilaterale, quando invece riguarda solo un occhio si parla di ptosi palpebrale unilaterale.
Questa problematica, spesso dovuta all’avanzare dell’età, può rendere lo sguardo stanco e spento, arrivando a condizionare anche le relazioni che abbiamo con il mondo esterno. Come diceva Antoine de Saint-Exupéry, gli occhi sono lo specchio dell’anima ed avere uno sguardo triste e incupito ci rende molto meno attraenti e sicuri di noi stessi.
Inoltre, le palpebre cadenti non sono solo un problema estetico, se particolarmente accentuate possono infatti arrivare a coprire parzialmente o per intero le pupille e condizionare anche la vista.
La causa principale delle palpebre cadenti è la perdita di tono dei muscoli che si trovano sopra agli occhi, che può essere dovuta a diversi fattori e l’invecchiamento cutaneo è solo uno di questi. Ma dato che si tratta di una perdita di tono muscolare, per contrastare le palpebre cadenti è possibile ricorrere ad esercizi di ginnastica facciale e massaggi linfodrenanti per migliorare il quadro clinico e tonificare i muscoli coinvolti nello sviluppo di questa problematica.
Ovviamente massaggi ed esercizi sono maggiormente utili quando il disturbo è di lieve entità, mentre si rivelano poco efficaci nei casi di ptosi palpebrale grave.
Prima di scoprire quali sono i migliori esercizi e massaggi da poter praticare comodamente da casa e in poco tempo per migliorare l’aspetto delle palpebre cadenti, cerchiamo di capire quali sono i fattori che portano allo sviluppo di queste e quali sono i primi sintomi associati.
Palpebre cadenti: sintomi e cause
La ptosi palpebrale non è una vera e propria malattia, ma è un sintomo che può essere la spia di molte problematiche differenti e che a sua volta può essere accompagnato da altri sintomi.
Gli altri sintomi associati alla ptosi palpebrale e che dipendono strettamente dalla gravità della condizione, possono essere:
-difficoltà ad aprire gli occhi;
-riduzione della vista e del campo visivo;
-dolore e stanchezza degli occhi;
–mal di testa e torcicollo, dovute alla posizione che le persone aventi palpebre cadenti con limitazione della vista tendono ad assumere per riuscire ad aumentare il campo visivo.
Oltre a questi sintomi strettamente fisici, ci sono poi quelli legati al non accettare il proprio aspetto, che possono portare ad un calo dell’umore, ad apatia, a non voler più uscire di casa e nei casi più severi sfociare in sindromi depressive.
Come abbiamo già detto per ptosi palpebrale si intende una condizione in cui la palpebra molle ricade su quella fissa. Questa condizione può avere diversi livelli di gravità, si parla di ptosi palpebrale lieve, se l’abbassamento della palpebra mobile rispetto alla sua normale sede è inferiore ai 2 mm, moderata, se è tra 2 e 4 mm, e grave, se supera i 4 mm.
Per quanto riguarda le cause, la ptosi può essere congenita, cioè presente fin dalla nascita, o acquisita, cioè sviluppatasi successivamente.
Quando è congenita è spesso dovuta ad una distrofia del muscolo elevatore della palpebra superiore, che può compromettere lo sviluppo della vista del bambino e comportare una perdita progressiva di questa. In questo caso l’intervento chirurgico è fortemente consigliato se non in tenera età, comunque prima dell’età scolastica.
Quando è acquisita può dipendere da diverse cause, meccaniche, muscolari o neurogene, come:
-l’invecchiamento, con il passare degli anni i tessuti tendono a perdere di tonicità e la pelle delle palpebre diventa più incline a cedere.
–le allergie, come la rinite allergica o quelle da contatto;
–gli avvelenamenti da neurotossine, dove la caduta delle palpebre è solitamente accompagnata da altri sintomi come visione doppia, difficoltà a deglutire, difficoltà a respirare e paralisi muscolare. In questo caso si consiglia di recarsi in ospedale quanto prima;
–i tumori e le cisti celebrali, che possono danneggiare i nervi che permettono il movimento del muscolo elevatore della palpebra.
–i tumori e le cisti alle palpebre, come fibromi e angiomi, che possono appesantirle e farle cedere verso il basso;
–le punture di insetto, in questo caso si tratta di un fenomeno transitorio che spesso si risolve spontaneamente;
–le infezioni, come quella da Herpes-Zoster, le infiammazioni e gli edemi degli occhi;
-le malattie sistematiche come il diabete;
–l’ictus, dove le palpebre cadenti sono accompagnate anche da sintomi come difficoltà nel parlare, bocca storta, perdita dell’equilibrio, perdita di forza o sensibilità in un lato del corpo e perdita di parte del campo visivo. Si tratta di un’emergenza medica che deve essere trattata molto rapidamente;
-i malfunzionamenti della tiroide, come l’orbitopatia tiroidea associata ad ipertiroidismo della sindrome di Graves-Basedow.
–la miastenia grave o acuta, una rara malattia autoimmune che porta i muscoli volontari ad indebolirsi e affaticarsi rapidamente;
–la sindrome di Horner, una condizione in cui i nervi del sistema nervoso simpatico vengono danneggiati;
–l’uso di determinati tipi di farmaci, come gli oppioidi;
–l’uso e l’abuso di droghe, in particolare dell’eroina;
–le complicanze post-intervento, come quello di rimozione della cataratta;
–i traumi dei muscoli oculari, come contusioni e lacerazioni;
–le iniezioni di botulino, in questo caso le palpebre cadenti sono un effetto indesiderato raro che tende a risolversi in poco tempo e spontaneamente.
Talvolta le palpebre cadenti, quando di lieve entità, possono anche essere una condizione transitoria legata al poco riposo notturno e a periodi particolarmente stressanti.
Ora che conosciamo sia i sintomi che le cause che generano questo disturbo, vediamo come porre rimedio alle palpebre cadenti con gli esercizi e il massaggio linfatico.
Palpebre cadenti: i 10 migliori esercizi di ginnastica facciale
Gli esercizi di ginnastica facciale o face yoga per eliminare le palpebre cadenti sono basati su movimenti compiuti con le dita sul volto e sull’alternanza di contrazione e rilassamento dei muscoli degli occhi. Questi esercizi permettono di rassodare e tonificare i muscoli della zona del contorno occhi e sono in grado sia di prevenire la comparsa di cedimenti e rughe, sia di contrastarla.
Esistono diverse tipologie di esercizi per eliminare le palpebre cadenti, di seguito ti riporto i più efficaci.
Esercizio 1: solleva le sopracciglia e chiudi gli occhi contemporaneamente. Mantieni questa posizione per circa cinque secondi e poi apri lentamente gli occhi, ripeti l’esercizio per dieci volte. In questo modo andrai sia a rafforzare la pelle delle palpebre, sia a tonificare i muscoli degli occhi.
Esercizio 2: spalanca gli occhi in modo da mostrare la sclera completamente e mantieni la posizione per trenta secondi, ripeti l’esercizio per cinque volte. In questo modo rafforzerai sia i muscoli delle palpebre inferiori che superiori.
Esercizio 3: piega leggermente gli indici e appoggiali sotto le sopracciglia, con i polpastrelli solleva queste verso l’alto chiudendo gli occhi e mantieni la zona tesa per alcuni secondi. Riapri gli occhi e ripeti l’esercizio per un totale di cinque volte. In questo modo andrai a rafforzare direttamente i muscoli coinvolti nell’apertura e chiusura delle palpebre.
Esercizio 4: con testa e collo dritti, fai compiere una rotazione completa agli occhi guardando in alto, in basso, a destra e a sinistra per dieci volte. Ripeti l’esercizio anche ad occhi chiusi. Non girare gli occhi troppo velocemente o potrebbe venirti mal di testa.
Esercizio 5: strizza gli occhi per cinque secondi, dopo di che spalancali più che puoi per altri cinque secondi. Ripeti l’esercizio per dieci volte, in questo modo rafforzerai tutti i muscoli coinvolti nell’apertura e chiusura delle palpebre.
Esercizio 6: poggia tre dita sulle tempie e tira delicatamente la pelle verso le orecchie, aprendo e chiudendo gli occhi ripetutamente per una decina di volte. In questo modo andrai a tonificare la pelle delle palpebre. Non preoccuparti se alla fine dell’esercizio avrai la vista sfocata per alcuni secondi, è del tutto normale.
Esercizio 7: chiudi gli occhi, poggia gli indici sulla parte inferiore delle palpebre e cerca di aprirli mentre opponi resistenza con le dita. Mantieni la posizione per circa cinque secondi e ripeti l’esercizio per un totale di dieci volte. In questo modo rafforzerai molto i muscoli delle palpebre superiori.
Esercizio 8: forma una “V” con medio ed indice, posiziona il dito medio ai lati del naso e l’indice ai lati dell’occhio. Cerca di sollevare le palpebre inferiori fino a sentire pulsare il muscolo sotto l’indice. Tieni la posizione per cinque secondi e ripeti l’esercizio per dieci volte. Questo esercizio permette di rafforzare i muscoli delle palpebre inferiori e trattare le zampe di gallina.
Esercizio 9: chiudi gli occhi, solleva le sopracciglia, poggia medio e indice al centro della fronte e compi con questi movimenti circolari per dieci volte verso destra e per dieci volte verso sinistra.
Esercizio 10: con gli occhi chiusi, poggia sempre medio ed indice al centro della fronte e muovile verso l’alto per dieci volte.
Questi ultimi due esercizi servono ad evitare che gli esercizi effettuati per il contorno occhi vadano ad esporre la zona della fronte alla formazione di rughe.
Gli esercizi di face yoga per le palpebre cadenti renderanno tutto il contorno occhi più giovane e tonico, questo però solo se verranno praticati con costanza. Non ti aspettare risultati dopo pochi giorni, abbi pazienza ed effettua questi esercizi due volte al giorno, al mattino appena sveglia e alla sera prima di andare a dormire.
Ti consiglio di effettuare questi esercizi sempre davanti ad uno specchio, in modo da praticarli in maniera simmetrica su entrambi i lati del viso.
Per non stressare la pelle ti raccomando, inoltre, di effettuarli sempre sul viso bagnato o dopo aver applicato una crema idratante, in modo da far scorrere le dita sulla pelle senza causare abrasioni e senza tenderla eccessivamente. Ricorda che la zona del contorno occhi è estremamente delicata.
Per eliminare le palpebre cadenti, oltre a praticare questi esercizi, può essere utile effettuare un automassaggio linfodrenante. Vediamo come praticarlo nel dettaglio.
Palpebre cadenti: come praticare un massaggio linfodrenante
Molto utile in caso di palpebre cadenti è anche praticare un massaggio linfodrenante. Questo genere di massaggio è in grado di drenare la linfa e ridurne il ristagno, andando a stimolare manualmente la circolazione linfatica. I massaggi drenanti sono utili a ridurre gonfiore, edema e apportano benefici anche sui muscoli. Possono quindi rendere le palpebre cadenti meno evidenti e gli occhi più sgonfi, ringiovanendo lo sguardo.
La prima cosa da fare per praticare un massaggio linfodrenante contro le palpebre cadenti è bagnare la zona degli occhi in modo che le nostre dita possano scorrere su di essa senza che la pelle opponga troppa resistenza, quindi con il minor attrito possibile. A tale scopo può essere utile anche applicare una crema idratante sulla pelle del viso.
Meglio se la crema idratante sia specifica per trattare il contorno occhi e le palpebre cadenti, in questo modo i benefici saranno ancora maggiori. Se vuoi conoscere quali sono le migliori creme per le palpebre cadenti, ti consiglio di leggere la nostra guida completa sull’argomento, cliccando sul link palpebre cadenti. (link)
Dopo aver applicato la sostanza veicolante sulle palpebre cadenti e sul contorno occhi, tamburelliamola con le dita dall’angolo interno dell’occhio verso l’esterno e verso l’alto, in modo da tendere la pelle ed esercitare una sorta di lifting manuale, questo primo step va ripetuto per dieci volte.
Successivamente facciamo dei pompaggi sulla palpebra inferiore, applicando una leggera pressione con le dita in questa zona, sempre procedendo dall’interno verso l’esterno e sempre per dieci volte. Questa operazione consente di drenare i liquidi presenti in questa zona e sgonfiarla.
Dopo aver fatto questo, chiudiamo gli occhi ed effettuiamo gli stessi pompaggi anche sulle palpebre superiori, premendo delicatamente su di queste per un secondo e rilasciando, per lo stesso numero di volte del massaggio precedente.
Ora mettiamo indice e medio a forbice e, partendo dal lato interno dell’occhio, andiamo a delineare il contorno occhi, arrivando fino alle tempie, quindi verso l’alto. Ripetiamo anche questo massaggio per dieci volte.
Andiamo poi a premere gli angoli interni degli occhi, sempre tramite pompaggio, quindi applicando una pressione e poi rilasciandola, per dieci volte, spostandoci gradualmente verso la zona centrale degli occhi e concludendo verso l’esterno.
Ci vogliono solo pochi minuti per portare a compimento tutti gli step di questo massaggio linfodrenante specifico per la zona del contorno occhi e per le palpebre cadenti, ti consiglio di praticarlo sia al mattino appena sveglia, sia la sera prima di andare a letto.
Il massaggio linfodrenante deve essere praticato in maniera molto delicata, per evitare di generare rossori sulla pelle o abrasioni. Le parti delle dita da utilizzare per praticare il massaggio saranno solo i polpastrelli, meglio se quelli del mignolo e dell’anulare, ciò ci permetterà di non essere troppo aggressivi sulla pelle e di esercitare la giusta pressione su di essa.
Esercizi e massaggi non sono indicati per tutti i casi di palpebre cadenti, quando il disturbo è troppo grave potrebbe essere necessario ricorrere ad altre soluzioni, scopriamo quali sono.
Palpebre cadenti: cosa fare se massaggi e face yoga non funzionano
Nei casi in cui la situazione delle palpebre cadenti sia grave, gli esercizi, anche se praticati con costanza, possono non sortire gli effetti sperati. In quel caso, possiamo pensare di rivolgerci alla chirurgia plastica o ad alcuni rimedi non chirurgici più efficaci.
L’unico intervento di chirurgia plastica in grado di eliminare le palpebre cadenti è la blefaroplastica, durante la quale il chirurgo rimuove il tessuto in eccesso sulle palpebre, incidendole. Si tratta tuttavia di un intervento che può arrivare a costare anche 2000 euro nel caso di ptosi bilaterale e non è esente da effetti collaterali.
Rimedi non chirurgici includono invece trattamenti estetici come il laser a CO2, i filler, il botox, il peeling chimico o i fili di sospensione, che hanno tuttavia un costo simile a quello della blefaroplastica e possono essere utilizzati solo in caso di palpebre cadenti in condizioni moderate. Tra l’altro se effettuati da mani poco esperte possono fare più danni che altro.
I rimedi non chirurgici per le palpebre cadenti in condizioni non gravi, esenti da effetti indesiderati, sono quelli a base di creme e prodotti in grado di ripristinare l’elasticità dei tessuti. In questo caso c’è però bisogno di costanza e pazienza, ma i risultati si vedono e come.
Se vuoi conoscere quali sono le migliori creme e i migliori prodotti per trattare le palpebre cadenti o saperne di più sulla blefaroplastica e sui trattamenti non chirurgici, ti invito a consultare la nostra guida integrale in merito all’argomento cliccando sul link palpebre cadenti. (link)